Riprendiamo da ANSA il lancio del 15/07/2014 dal titolo "Unversitą, collettivi contestano Panebianco dopo editoriale".
La porta murata dello studio di Angelo Panebianco
Angelo Panebianco
(ANSA) - BOLOGNA, 15 LUG - Il politologo Angelo Panebianco, docente di Scienze politiche all'Universitą di Bologna, č stato preso nuovamente di mira dagli attivisti del collettivo Hobo per un suo editoriale pubblicato domenica sul Corriere della Sera. Alcuni giovani con il volto coperto hanno 'murato' con cemento, pannelli e filo spinato il suo ufficio e imbrattato con vernice rossa la parete, con scritte in solidarietą alla Palestina ('Stop ai baroni della guerra. #FreePalestine') Gią lo scorso gennaio, Panebianco era stato contestato dagli attivisti del collettivo che lo accusavano di razzismo per i contenuti di un editoriale sull'immigrazione pubblicato sul Corriere. «Noi non riconosciamo libertą di espressione - ha scritto Hobo in una nota - a chi ogni giorno calpesta e invita a cancellare, dalle ben remunerate cattedre dell'universitą e dalle pagine dei giornali dei potenti, la libertą di milioni di persone. L'unica libertą che riconosciamo ai baroni alla Panebianco č di tacere. L'impunitą per loro č finita». Nell'editoriale, dal titolo 'Due argomenti ancora tabł', Panebianco affronta i temi della tassazione e dell'immigrazione in riferimento al governo di Matteo Renzi. Per gli attivisti di Hobo «il barone nero invoca la guerra santa contro gli immigrati, semina islamofobia e predica una nuova crociata neoliberista».
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