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L'Espresso Rassegna Stampa
27.05.2004 Ma come minimizza bene Ben Jelloun
ma guardiamo quali stereotipi cita

Testata: L'Espresso
Data: 27 maggio 2004
Pagina: 47
Autore: Tahar ben Jelloun
Titolo: «Kalashnikov satellitari»
Su L'Espresso del 27 maggio Tahar Ben Jelloun scrive che il serial Al Shatat (la Diaspora), trasmesso dalla televisione di Hezbollah Al Manar ha "profondamente turbato la suscettibilitā del mondo ebraico a causa di alcune scene basate su stereotipi antisemiti". Nella prima puntata del serial, come riportato sul sito del Memri, si assiste alle trame del "governo mondiale ebraico" per governare il mondo, Dreyfuss complotta per impedire il riavvicinamento tra Francia e Russia, una prostituta ebrea sifilitica chiede alla "madame", che si rivela essere l'amante di Herzl, di mandarle solo clienti cristiani, un padre ebreo,il patriarca Rotschild, raccomanda ai figli, sul letto di morte, di dominare le nazioni gentili con l'inganno e la violenza...
E' chiaro che questi non sono semplici "stereotipi antisemiti", ma l'esempio di una propaganda di odio, assai diffusa nei media arabi, degna dei nazisti. Riconosciamo intatto lo "stile" di Ben Jelloun. E altrettanto chiara č la sua volontā di minimizzare e di giustificare queste aberrazioni come "violenta reazione alla politica israeliana".
Un gioco che deve essere rifiutato.

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