Le attività criminali di Hezbollah in Italia censurate da molti quotidiani
Cronaca di Alberto Flores d’Arcais
Testata: La Repubblica
Data: 19/09/2020
Pagina: 14
Autore: Alberto Flores d’Arcais
Titolo: Gli Stati Uniti accusano Hezbollah: 'Nasconde nitrato di ammonio in Italia'
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 19/09/2020, a pag. 14, con il titolo "Gli Stati Uniti accusano Hezbollah: 'Nasconde nitrato di ammonio in Italia' " la cronaca di Alberto Flores D'Arcais.
La Repubblica è l'unico quotidiano - oltre ad Avvenire, che però pubblica solo poche righe - a riportare la notizia su Hezbollah. E' grave l'omissione sulle altre testate, mentre merita i complimenti il giornale diretto da Maurizio Molinari.
Ecco l'articolo:
Alberto Flores D'Arcais
Terroristi di Hezbollah
«Hezbollah ha depositi di armi e di nitrato di ammonio in Europa ed è pronto ad usarli per attacchi terroristici ordinati dall’Iran». L’atto di accusa contro il movimento islamico sciita libanese (da sempre finanziato dagli ayatollah di Teheran) arriva dagli Stati Uniti e coinvolge diversi Paesi europei. A lanciarlo, in una video- conferenza all’American Jewish Committee, l’ambasciatore Nathan Sales, l’uomo che è a capo dell’antiterrorismo al Dipartimento di Stato. Sales ha rivelato alcuni dettagli di un rapporto ‘top secret’ dell’Intelligence denunciando come «questi depositi siano adesso in paesi come Belgio, Francia, Grecia, Spagna, Svizzera ed Italia». Non sono accuse da poco, considerando che le dichiarazioni di Sales arrivano a sole sei settimane dall’esplosione (4 agosto) nel porto di Beirut, causata proprio da un’ingente quantità di nitrato di ammonio e che Hezbollah ha conservato tre tonnellate dell’esplosivo in un magazzino di Londra, fino a quando l’antiterrorismo britannico (su segnalazione del Mossad israeliano) non le ha scoperte nel 2015. Il gruppo libanese ha anche immagazzinato centinaia di chilogrammi di nitrato di ammonio in Germania, che sono stati scoperti all’inizio di quest’anno. Il capo dell’antiterrorismo del Dipartimento di Stato Usa ha sollecitato i Paesi europei ad «adottare una linea più dura» nei confronti del movimento sciita libanese.
«Quello che posso dire è che tali depositi sono stati spostati in Belgio, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svizzera. Posso anche rivelare che importanti depositi di nitrato di ammonio sono stati scoperti o distrutti in Francia, Grecia e Italia. Ho motivo di credere che queste attività siano ancora in corso». Accuse che nel nostro Paese non trovano conferma. Interpellato ufficialmente da Repubblica , il governo non conferma né smentisce le circostanze riportate dall’ambasciatore Nathan Sales. Per Sales non ci sono invece dubbi e rispondendo a chi si chiede perché Hezbollah dovrebbe accumulare nitrato di ammonio sul suolo europeo dice che si può dare una «chiara» risposta: «Per condurre importanti attacchi terroristici ogni volta che i suoi padroni a Teheran lo ritengano necessario ». Ai Paesi dell’Unione Europea che hanno inserito il braccio armato di Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche, ma non il partito politico, gli Stati Uniti chiedono di fare come Londra e Berlino che hanno invece considerato terroristico l’intero gruppo: «Hezbollah rappresenta oggi un pericolo evidente e attuale per gli Stati Uniti. Hezbollah rappresenta un pericolo evidente e presente anche per l’Europa. La conclusione è che l’approccio che l’Unione europea sta adottando dal 2013 non ha funzionato. La designazione limitata della cosiddetta ala militare di Hezbollah non ha dissuaso il movimento dal prepararsi per attacchi terroristici in tutto il continente. Hezbollah continua a vedere l’Europa come una piattaforma vitale per le sue attività operative, logistiche e di raccolta fondi. E continuerà a farlo fino a quando l’Europa non intraprenderà un’azione decisiva, come hanno fatto il Regno Unito e la Germania». I depositi clandestini di armi ed esplosivo di Hezbollah sono presenti in Europa, secondo fonti dell’intelligence israeliana, fino dal 2012. Fino al 2015, quando è stato scoperto quello di Londra si trattava solo di un’ipotesi. Poi, grazie alle ‘soffiate’ del Mossad, sia l’MI5 britannico che, più recentemente, i servizi di intelligence tedeschi hanno potuto individuare i depositi clandestini del movimento libanese filo-iraniano. Per tre anni e mezzo gli agenti dell’intelligence di Gerusalemme hanno seguito le tracce di armi ed esplosivo del gruppo terroristico non solo nei paesi dell’Unione Europea rivelati da Sales ma anche a Cipro e in Thailandia. E ultimamente avrebbero sventato, in collaborazione con i servizi segreti americani, un tentativo di aprire un ‘magazzino del terrore’ anche a New York.
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